Museo Casa Rossa

L'eclettica dimora del colonnello John MacKowen

Museo Casa Rossa

Lungo via Giuseppe Orlandi, il corso principale di Anacapri, tra le bianche case ed i caratteristici negozi, spunta all'improvviso un edificio dall'acceso colore vermiglio, che si staglia tra le semplici forme dell'architettura caprese per le sue fantasiose e strane decorazioni. E' la Casa Rossa. Costruita tra il 1886 ed il 1899 dall'eccentrico colonnello americano John Clay MacKowen (1842 - 1901) sul fianco di una torre aragonese della fine del Quattrocento, rappresenta un tipico esempio di casa-museo in stile eclettico, secondo un'estetica in voga alla fine del XIX secolo.

L'originale struttura del complesso, i diversi stili architettonici che si riscontrano, l'acceso colore rosso pompeiano delle pareti, ed i frammenti marmorei che ne decorano sia gli esterni che gli interni, rendono questa dimora una tra le più singolari dell'Isola, e rispecchiano in pieno il poliedrico carattere del suo proprietario: reduce della Guerra di Secessione, medico, bibliofilo, amante dell'archeologia ed autore della prima monografia su Capri, pubblicata nel 1884.

John MacKowen, qualche anno dopo la fine del conflitto negli Stati Uniti, emigrò in Europa, a Monaco di Baviera per l'esattezza, dove perfezionò i suoi studi in medicina, laureandosi nel 1876. Da qui si trasferì a Capri dove visse insieme ad una giovane del posto, Maria Cimino, da cui ebbe una figlia di nome Giulia. Sull'isola non mancò di dare testimonianza della sua indole ricca di contrasti, tanto da meritare il soprannome di "ciacca e mmereca", in quanto poteva passare in un attimo dall'ira alla generosità. Non mancò comunque di stringere rapporti amichevoli e solidali sia con i locali che con i personaggi più in vista della folta colonia straniera che risiedeva sull'isola di Capri alla fine dell'Ottocento.

L'ingresso della Casa Rossa, sovrastato dalla scritta in greco "Salve cittadino del paese dell'ozio", immette nel cortile porticato dove sono incastonati vari frammenti di scavo provenienti dall'isola e non solo, tra cui la grande statua di sacerdotessa del I secolo.

Tra le parti più interessanti del complesso vi è la scala coperta da un cupolino maiolicato che riprende gli schemi tipici delle rampe d'accesso esterne delle case capresi, fungendo da elemento di raccordo tra i vari ambienti. La particolare complessità di questi ultimi e la loro disorganicità, testimoniano come il progetto della casa non abbia avuto uno sviluppo lineare e sia stato così prolungato nel tempo, tanto da far ipotizzare l'intervento di diversi capi mastri nello sviluppo della costruzione.

Nonostante ciò, la suggestione vera e propria della Casa Rossa è data dall'effetto di vero e proprio pastiche architettonico, in cui elementi eterogenei, come ad esempio colonne classiche, finestre moresche, merlature di tipo orientale e strutture dal sapore medievale riescono a fondersi armonicamente, rendendo il visitatore di oggi partecipe di quella visione un po' eccentrica e romantica di Capri che ebbe uno dei tanti stranieri che subirono il fascino senza tempo dell'isola azzurra.

Le visioni del passato, però non si limitano all'edificio, ma continuano al suo interno, dove, dal 2003, è esposta "L'Isola Dipinta", la collezione di quadri del XIX secolo del Comune di Anacapri. Un'occasione per tuffarsi nelle atmosfere e nei paesaggi isolani ripresi dall'occhio dei tanti pittori, italiani e stranieri, che decisero di rendere Capri il soggetto principale delle loro opere. Semplici ed eleganti scene di vita quotidiana come "La ristoratrice" o il "Matrimonio" del francese Sain, o gli scorci incantati dei fratelli Gonsalvo e Gabriele Carelli, accompagneranno il visitatore, seppur per un attimo, in un viaggio immaginario nel tempo.

Un tempo ancora più lontano è quello a cui rimandano le quattro statue romane del ninfeo della Grotta Azzurra. Ritrovate circa cinquant'anni or sono sul fondo dell'antro più conosciuto dell'isola, sono la superba testimonianza della presenza dell'imperatore Tiberio, che elesse Capri a sua dimora privilegiata dal 27 al 37 d.C., e la disseminò di splendide ville, templi, e luoghi dove esercitare l'otium, ossia la vita contemplativa nell'esercizio delle arti, delle lettere e della filosofia.
La Casa Rossa, però, non è solamente un luogo dove ricercare passivamente le tracce del passato. Durante la stagione d'apertura, infatti, vi si organizzano eventi culturali, mostre temporanee ed apertura straordinarie per coinvolgere il visitatore negli aspetti meno conosciuti, ma più veri ed interessanti, della storia e delle tradizioni dell'isola in relazione alla sua millenaria cultura.

  • Orari di apertura: chiuso il lunedì e a gennaio e febbraio

10:00-14 :00 e 17:00-20:00 giugno, luglio, agosto e settembre
10:00-17:00 maggio
10:00-16:00 marzo, aprile e dicembre (fino al 20)

  • Giorno di chiusura: lunedì
  • Biglietto: Euro 3,50

(Orari di apertura e tariffe possono variare nel corso della stagione. Vi consigliamo di chiedere conferma agli uffici di informazione turistica che trovate a Marina Grande o in Piazzetta).

FAQ - Domande frequenti

Casa Rossa: orari, biglietti e prezzi
  • Come arrivare: raggiungere Anacapri in autobus, scendere a Piazza Vittoria (la fermata principale) e proseguire lungo via Giuseppe Orlandi.
  • Tempi di percorrenza dalla Piazzetta: 10 minuti a in bus e poi 2 minuti a piedi.
  • Ingresso: 3,5 Euro.
  • Apertura e orario di visita: chiuso il lunedì e a gennaio e febbraio

10:00-14 :00 e 17:00-20:00 giugno, luglio, agosto e settembre
10:00-17:00 maggio
10:00-16:00 marzo, aprile e dicembre (fino al 20).