Villa Malaparte, tra mito e cinema

La casa di Curzio Malaparte

Villa Malaparte, tra mito e cinema

Vista dall'alto Villa Malaparte è uno spettacolo. La incontri così, all'improvviso, nel mezzo del Pizzolungo la passeggiata che collega il belvedere di Tragara con l'Arco Naturale. E' uno squarcio rosso pompeiano che si staglia tra scogliera di Punta Massullo, il verde della macchia mediterranea e il blu intenso del mare che si estende di fronte fino all'orizzonte.

La villa è un esempio di architettura razionalista italiana che sebbene attribuita ad Adalberto Libera in realtà è opera dello stesso Curzio Malaparte scrittore, intellettuale, giornalista e poeta che per anni visse proprio in questa sua magnifica dimora arroccata sulle scogliere di Capri.

"Il giorno che io mi sono messo a costruire una casa non credevo che avrei disegnato un ritratto di me stesso": così Curzio Malaparte scriveva a proposito della sua casa e proprio per questo amava definirla "casa come me".

Introspettiva e spigolosa proprio come lo scrittore, Villa Malaparte è anche uno scrigno di significati nascosti, simbologie e metafore che rivelano la personalità dello stesso Curzio Malaparte e al tempo stesso le sue sue esperienze di vita spesso legate alla guerra.

Nella villa si può intravvedere, infatti, l'immagine della prigione da cui, come scriveva, "gli uomini intelligenti, colti, civili tentano di evadere attraverso l'intelligenza, la cultura, la poesia". Oppure interpretare le sue forme minimaliste che sembrano rimandare alle falce e martello come un richiamo alla sua profonda conoscenza della realtà russa dell'epoca. Mentre la sua essenzialità quasi monastica negli esterni, nelle stanze e nei saloni e perfino negli arredi e nelle decorazioni altro non sarebbe che un'espressione del suo profondo senso religioso.

Ma il fascino di Villa Malaparte sta soprattutto nell'incastro natura-architettura, un equilibrio tanto insolito quanto perfetto. Un'armonia incantevole immortalata anche dal regista Jean-Luc Godard nel suo film "Il Disprezzo": il film con Michel Piccoli e Frinz Lang tratto da un romanzo di Moravia, che vede anche una giovanissima Brigitte Bardot aggirarsi tra i saloni e le terrazze della casa in immagini che hanno contribuito al mito della sua bellezza.

Oggi a Villa Malaparte ci vivono gli eredi di Malaparte. E' una casa privata e non è aperta al pubblico, ma rimane una vera meraviglia che puoi ammirare lungo una delle passeggiate più affascinanti di Capri.