Scrittori, artisti e nobili che hanno vissuto a Capri

Scrittori, artisti e nobili che hanno vissuto a Capri

Durante il XIX secolo l'Isola di Capri divenne una delle mete più ambite dai giovani viaggiatori del Grand Tour e dagli artisti europei che cercavano un luogo ideale per dedicarsi alla pittura, alla poesia e all'ozio creativo.In questi anni fu innaugurato anche l'Hotel Pagano, il primo albergo dell'isola, e ancora si conservano i grandi libri dove gli ospiti amavano lasciare una dedica o un ricordo del loro passaggio.

La fama dell'Isola Azzurra come rifugio di pace e ritrovo mondano al tempo stesso continuò a crescere durante il '900 e tutti, dagli intellettuali ai principi, volevano trascorrere qualche giorno tra le meraviglie della natura e l'ospitalità dei pescatori capresi. In molti decisero di restare per mesi, anni, fino a stabilirsi definitivamente sull'isola. E fu così che Capri si trasformò in un importante centro di cultura internazionale.

Camille Du Locle (Orange, 1832 - Capri, 1903)

Librettista, regista teatrale e direttore della prestigiosa Opera Comique di Parigi dal 1870 al 1874, il francese Camille Du Locle è stato uno dei primi personaggi illustri di Capri. Il suo nome è conosciuto al grande pubblico per aver scritto insieme a Joseph François Méry il libretto del Don Carlos, opera in cinque atti tratta dalla tragedia di Friedrich Schiller, e soprattutto per aver portato all'attenzione di Giuseppe Verdi il celebre soggetto di Aida. Nel 1876 Du Locle decise di trasferirsi a Capri e di costruire Villa Certosella, oggi lussuoso albergo situato lungo la passeggiata di Via Tragara. Gli isolani erano soliti chiamarlo "u' francesiello", probabilmente a causa della sua bassa statura. Alla sua morte nel 1903 è stato seppellito nel Cimitero Acattolico dell'isola.

Karl Wilhelm Diefenbach (Hadamar 1851 - Capri, 1913)

Il pittore Karl Wilhelm Diefenbach, nato il 21 febbraio del 1851 a Hadamar, arrivò a Capri nei primi anni del Novecento per sfuggire agli attacchi della stampa e al bigottismo borghese dell'epoca. Prima di raggiungere l'isola, all'epoca considerata uno dei luoghi ideali per gli artisti, Diefenbach raggiungere prima il Lago di Garda, la città di Il Cairo in Egitto e poi Trieste. A Capri Diefenbach trovò nei paesaggi a picco sul mare, nei dirupi e negli scorci naturalistici la giusta ispirazione per le sue opere che esponeva nell'atelier a ridosso della Piazzetta di Capri.

Karl Wilhelm Diefenbach seguiva i principi della Teosofia e predicava il ritorno a una vita semplice, a contatto con la natura: i suoi capelli erano lunghi, camminava sempre a piedi scalzi e vestiva sempre con un saio bianco, anche durante i mesi più rigidi. Le opere del pittore tedesco spesso sono di notevoli dimensioni e prevedono anche l'utilizzo di materiali e tecniche inusuali per la pittura dell'epoca. Dal 1975 i quadri di Karl Wilhelm Diefenbach sono custodite nelle sale della Certosa di San Giacomo.

Friedrich Alfred Krupp (Essen, 1854 - 1902)

Il nome di Friedrich Alfred Krupp, il magnate dell'industria pesante tedesca soprannominato "il re dei cannoni", é indissolubilmente legato all'Isola di Capri. La sua passione per la biologia marina lo spinse fino a Capri dove non comprò mai una propria residenza ma soggiornò per diversi anni nelle suite del Grand Hotel Quisisana. Il terreno che aveva acquistato per una futura costruzione confinava con la Certosa di San Giacomo e, dopo il secondo conflitto mondiale, fu trasformato nei Giardini di Augusto, un parco pubblico ricco di soleggiate terrazze e panorami.

Durante i primi anni del '900 Krupp collaborò in prima persona con la Stazione Zoologica di Napoli per effettuare ricerche biologiche marine a bordo della sua imbarcazione privata, il Puritain, e fece costruire Via Krupp, la panoramica strada che dal centro storico di Capri scende fino a Marina Piccola. Innaugurata nel 1902 e progettata dall'ingegnere napoletano Emilio Mayer, l'allora direttore dell' ufficio tecnico del Comune di Capri, la strada è stata riaperta al pubblico nel 2008, dopo un lungo restauro per renderla sicura dalla caduta massi.

Purtroppo Friedrich Alfred Krupp fu investito da uno scandalo sulla sua presunta omosessualità che ebbe una forte eco anche in Germania (dove l'omosessualità era considerato reato a quei tempi): fu espulso dall'Italia e morì nella sua villa di Essen ufficialmente per un malore, anche se corrono voci che si sia suicidato.

Axel Munthe (Oskarshamn, 1857 - Stoccolma, 1949)

Medico, scrittore e personaggio dai valori cosmopoliti, Axel Munthe conobbe l'Isola di Capri molto giovane, durante un viaggio in Italia intrapreso per motivi di salute, e già da allora decise che un giorno avrebbe vissuto. Col passare degli anni il medico svedese iniziò a recarsi sull'isola ogni volta che gli impegni glielo permettevano. Ad Anacapri, in un punto dove sorgeva di un'antica cappella diroccata, costruì Villa San Michele, splendida dimora affacciata sul Golfo di Napoli e luogo preferito da Axel Munthe per conservare tutti i reperti storici che trovava sull'isola.

Quando la città di Napoli fu colpita da una terribile epidemia di colera Axel Munthe fu tra i volontari che prestarono soccorso alla popolazione, così come nel 1908 si recò a Messina per aiutare i sopravvissuti al catastrofico terremoto. Divenne un medico molto apprezzato anche dalla famiglia reale svedese, in particolare dal Principe Eugenio con il quale nacque una forte amicizia.

Durante gli ultimi anni di vita, quando fu colpito da una grave malattia agli occhi, scrisse La storia di San Michele, un testo dove l'autore racconta della costruzione della sua casa caprese. Villa San Michele e tutto il suo enorme patrimonio storico conservato tra le sue mura e nei suoi giardini fu donato allo Stato svedese, e oggi rappresenta una delle attrattive culturali più importanti di Capri.

Norman Douglas (Thuringen, 1868 - Capri, 1952)

Lo scrittore inglese George Norman Douglas visitò l'Isola di Capri per la prima volta nel 1888 insieme al fratello per catturare le lucertole azzurre che si trovavano sui Faraglioni. Tornò diverse volte sull'isola e nel 1897 comprò una villa a Napoli, ma solo nel 1903 si trasferì definitivamente a Capri dopo aver divorziato da sua moglie. Sull'isola Norman Douglas scrisse molte opere, tra cui diverse monografie dedicate proprio all'Isola Azzurra nelle quali affrontava temi storici, descriveva la flora e parlava con viva curiosità delle principali abitudini capresi di inizio Novecento.

South Wind, Vento del Sud, è stato il romanzo di maggior successo firmato da Norman Douglas: iniziato a Londra durante la Prima Guerra Modiale, fu continuato a Capri grazie al supporto di Faith Mackenzie. Dopo la Seconda Guerra Mondiale tornò a Capri in una casa situata lungo Via Tragara. Rimase sull'isola fino alla sua morte che è avvenuta nel 1952. Riposa nel cimitero acattolico di Capri.

Thomas Mann (Lubecca, 1875 - Zurigo, 1955)

Thomas Mann è senza dubbio alcuno una figura di grande importanza per la letteratura del XX secolo. Nel 1985 abbandona il suo precedente lavoro e decide di dedicare tutti i suoi sforzi alla grande passione di sempre, la scrittura. Solo dopo pochi anni inizia la stesura de I Buddenbrook, un capolavoro pubblicato nel 1901 che affronta le vicende di una famiglia tedesca di classe borghese che si incammina lentamente verso la rovina.

Nel 1929 viene insignito del Premio Nobel ma nel 1933 decide di non rientrare più in Germania a causa dell'ascesa al potere del Partito Nazista. Dalla Svizzera si trasferì negli Stati Uniti, a Los Angeles, e non tornò più in Germania anche se al termine della Seconda Guerra Mondiale fu indicato come possibile Presidente della Repubblica. La figlia dello scrittore, Monika Mann, arrivò Capri nel 1953 e trascorse un periodo molto lungo nella panoramica Villa Monacone, una casa bianca con vista sui Faraglioni, insieme al pescatore Antonio Spadaro.

Edwin Cerio (Capri, 1875 - 1960)

Studioso eclettico e ricco di interessi, Edwin Cerio (figlio del medico Ignazio Cerio) probabilmente è stato uno dei personaggi più importanti per la storia di Capri. Per circa un ventennio, dal 1900 al 1920, si occupa di ingegneria navale in diversi cantieri e collabora con il suo amico Friedrich Alfred Krupp fin quando decise di ritornare a Capri all'età di 45 anni. Per tre anni ha rivestito la carica di sindaco e si è battuto per varare un regolamento capace di tutelare lo stile architettonico dell'isola.

Edwin Cerio era anche un ottimo architetto e ha progettato diverse ville capresi ma il suo nome viene ricordato soprattutto per alcune opere letterarie di fondamentale importanza come Capri nel Seicento, L'Ora di Capri e Flora privata di Capri. Sempre a Cerio si deve la raccolta di importanti materiali di studio che oggi sono riuniti nella biblioteca e nel museo del Centro Caprense Ignazio Cerio, un polo di cultura fondato dallo stesso Edwin e dalla cognata Mabel Norman che nella stagione estiva ospita numerose mostre e convegni.

Compton Mackenzie (West Hartlepool, 1883 - Edimburgo, 1972)

Compton Mackenzie, scrittore scozzese nominato baronetto nel 1952, è riuscito a instaurare un rapporto molto profondo con Capri tanto che due suoi romanzi pubblicati nella prima metà del Novecento - Vestal Fire e Extraordinary Women - sono ambientati sull'Isola Azzurra. Arrivò a Capri per la prima volta nel 1913 insieme a sua moglie Faith e strinse subito amicizia con i principali intellettuali come Massimo Gorkji, Axel Munthe ed Edwin Cerio.

Compton Mackenzie abitò prima a Villa Caterola, poi a Villa Il Rosaio e infine accettò l'offerta di Edwin Cerio di trasferirsi a Villa La Solitaria, una splendida casa caprese situata a picco sul mare lungo la passeggiata del Pizzolungo. I suoi tentativi di costruirsi un'abitazione propria fallirono e quindi decise di acquistare una dimora nei pressi di Cetrella che oggi è stata ristrutturata da alcuni volontari. La graduale insofferenza per la vita isolana spinse Compton Mackenzie ad abbandonare Capri e stabilirsi nuovamente in Inghilterra.

Jacques d'Adelsward Fersen (Parigi, 1880 - Capri, 1923)

Senza dubbio lo scrittore Jacques d'Adelsward-Fersen, conosciuto come il Barone Fersen, fu uno dei personaggi più eccentrici che hanno soggiornato a Capri. Fersen visitò Capri la prima volta nel 1897 e in seguito scelse di rifugiarsi sull'isola per sfuggire ad alcuni scandali che lo vedevano coinvolto. Dopo un periodo di permanenza a Villa La Certosella, Jacques Fersen si ritirò nelle sale di Villa Lysis (1905). Il conte decise di costruire la sua residenza caprese in stile Liberty e a poca distanza dalle rovine di Villa Jovis, una delle antiche dimore dell'Imperatore Tiberio.

Nel giardino di Villa Lysis le piante di mirto e alloro circondavano un piccolo tempio con colonne in stile ionico e una stradina che collegava la dimora con il mare. L'imponente entrata della villa è incorniciata da quattro colonne sempre in stile ionico e decorate con motivi dorati. Per 20 anni il Barone Fersen rimase sull'Isola di Capri accompagnato sempre dal fedele segretario Nino Cesarini e alla sua morte - causata da un'overdose di cocaina - fu sepolto nel cimitero acattolico.

Amedeo Maiuri (Veroli, 1886 - Napoli, 1963)

Docente in Archeologia e Storia dell'Arte, archeologo di fama internazionale e saggista prolifico, Amedeo Maiuri fu il primo studioso a condurre gli scavi di Villa Jovis, una delle residenze dell'Imperatore Tiberio, con criteri scientifici. Grazie a un lavoro certosino iniziato nel 1932 e durato 3 anni furono riportati alla luce tutte le antiche sale e gli ambienti attualmente visitabili. Prima di dedicarsi alle rovine di Villa Jovis Amedeo Maiuri è stato direttore del Museo Archeologico di Rodi, del Museo Archeologico di Napoli e degli scavi di Pompei ed Ercolano.

Curzio Malaparte (Prato, 1898 - Roma, 1957)

Curzio Malaparte (in origine Kurt Erich Suckert) è stato uno scrittore e giornalista particolarmente attivo nello sconvolgimento politico degli anni Venti in Italia, anche se non è mai riuscito a legarsi fino in fondo a uno schieramento. Nel 1922 partecipò alla Marcia su Roma e in seguito venne chiamato come direttore del quotidiano La Stampa ma fu confinato per cinque anni sull'isola di Lipari perché, secondo il regime, era stato accusato di attività antifascista all'estero.

Durante il secondo conflitto mondiale lavorò per il Corriere della Sera e raccolse tutte le terribili esperienze vissute in guerra nel romanzo Kaputt, uno dei suoi libri più conosciuti pubblicato nel 1944. Pochi anni dopo, nel 1949, pubblicò La Pelle, un romanzo ispirato alla liberazione di Napoli da parte degli alleati. Curzio Malaparte arrivò per la prima volta a Capri nel 1936 per fare visita al suo amico Axel Munthe e nel 1938 decise di affidare ad Adalberto Libera il progetto della sua villa privata, Villa Malaparte, situata lungo la panoramica strada del Pizzolungo.

La dimora caprese di Curzio Malaparte (ribattezzata dallo scrittore Casa come me) fu pensata come un esempio di architettura moderna e, soprattutto, di integrazione con la natura circostante. Utilizzata nel 1963 dal regista Jean Luc Godard come set cinematografico, oggi Villa Malaparte purtroppo non è aperta al pubblico e appartiene alla Fondazione Giorgio Ronchi.

Pablo Neruda (Parral, 1904 - Santiago, 1973)

Pablo Neruda non è stato solo un grande nome della letteratura internazionale ma anche un personaggio che ha rivestito importanti incarichi politici e diplomatici. Legato al partito comunista cileno ed eletto come senatore nel 1945, Pablo Neruda accusò pubblicamente il presidente Gabriel Gonzalez Videla dei soprusi attuati nei confronti della popolazione. Videla ordinò l'arresto di Neruda che lasciò la sua patria per un lungo esilio.

Nel 1953 - lo stesso anno in cui fu insignito del Premio Stalin - il poeta cileno arrivò a Capri e fu ospitato da Edwin Cerio nella splendida Casa di Arturo, una villa situata lungo Via Tragara che affaccia sulla baia di Marina Piccola. Durante la permanenza a Capri lavorò ai suoi versi e pubblicò I versi del Capitano, una raccolta di poesie d'amore. Nel 1971 Pablo Neruda ricevette il Premio Nobel per la letteratura.

Graham Greene (Berkhampsted, 1904 - Corsier-sur-Vevey, 1991)

Importante scrittore e drammaturgo inglese, per un periodo anche agente segreto per il MI6 in Sierra Leone, Graham Greene affrontò con notevole successo diversi generi letterari. Molto impegnato sui temi religiosi e sulla politica internazionale, si dedicò fin da giovane alla scrittura e riuscì a condurre una vita particolarmente agiata grazie ai successi ottenuti con i suoi romanzi di maggior successo come Un americano tranquillo, La rocca di Brighton, Il nocciolo della questione e Il nostro agente all'Avana. Graham Greene amava viaggiare e scoprire nuovi luoghi capaci di stimorarlo nella scrittura dei suoi romanzi. Fu così che negli anni Quaranta arrivò a Capri e soggiornò a Villa Il Rosaio, la splendida casa di Via Ceselle ad Anacapri acquistata nel 1911 da Edwin Cerio.

Giuseppe Orlandi

La vivace stradina pedonale che attraversa il centro storico di Anacapri porta il nome di Giuseppe Orlandi, il consigliere provinciale che nella seconda metà del XIX secolo (più precisamente nel 1877) patrocinò la costruzione del collegamento stradale tra Marina Grande e Anacapri. L'opera, decisiva per lo sviluppo dell'isola, fu realizzata dall'ingegnere Emilio Mayer, direttore dei lavori anche nel progetto di Via Krupp che riuscì a superare le notevoli difficoltà derivate dal territorio. Attraverso Via Giuseppe Orlandi si possono raggiungere i principali monumenti di Anacapri come la Casa Rossa e la Chiesa di San Michele.

Miradois

Il tedesco Gustavo Giulio Ottone Dobrich, conosciuto soprattutto come Miradois, era un monaco eremita che arrivò a Capri dopo il primo conflitto mondiale. Occupò la Grotta di Matermania, antico ninfeo situato lungo il percorso del Pizzolungo, e si nutrì esclusivamente di erbe, radici e latte di capra. Quando decise di lasciare l'isola "donò" la caverna al Comune di Capri con un bizzarro inventario che enumerava "quattro letti in pietra, otto cuscini in sabbia e calcare, quattro mura ed il sole". Miradois non è una figura particolarmente conosciuta ma compare in un racconto di Edwin Cerio insieme a Filippo Tommaso Marinetti, il noto fondatore del movimento futurista.